“L’uso di ChatGPT in ambito scolastico presenta diversi svantaggi per gli studenti. Se un ragazzo si affida completamente all’intelligenza artificiale rischia di non sviluppare capacità come il pensiero critico, la scrittura e la risoluzione dei problemi. Inoltre, i testi prodotti possono essere generici e poco personali, privi della creatività e dello stile individuale dello studente e molti insegnanti potrebbero considerarlo una forma di plagio o imbroglio, con conseguenze disciplinari.”

Hai notato qualcosa di strano in questo testo? Sembrerebbe scritto da uno studente qualsiasi, eppure si può notare la mancanza di un pensiero critico e di sensibilità che di solito contraddistinguono un contenuto originale. Questo perché in realtà il testo di introduzione è stato prodotto proprio dall’intelligenza artificiale, che mette in evidenza tutti i problemi che lui stesso può causare, ma lo fa in modo impersonale, anonimo e banale.
Ormai l’utilizzo dell’IA nell’ambiente scolastico è di uso quotidiano. In soli 5 giorni, infatti, Chat GPT ha superato 1 milione di utenti e attualmente ha più di 14 miliardi di visualizzazioni in tutto il mondo. Questi dati sono preoccupanti, soprattutto perché comprendono ragazzi nella fascia d’età tra i 13 e i 17 anni e, dunque, studenti che frequentano principalmente le scuole medie e superiori.

Il problema non nasce quanto lo si usa per uno scopo informativo, ma quando diventa un supporto ordinario nelle nostre vite, portando a un uso eccessivo e limitando la creatività personale e la capacità di elaborare informazioni, caratteristiche tipiche della mente umana. Si può notare infatti come gli elaborati artificiali risultino schematici e privi di emozioni, poiché l’intelletto di un individuo si contraddistingue per la sua imperfezione e unicità e non può essere paragonato a ciò che viene elaborato da un computer. In questo modo, si perde anche la curiosità e la voglia di imparare in modo autonomo, portando a una mancanza di soddisfazione personale, poiché è un risultato che non proviene dalle nostre capacità.

Nonostante sia un mezzo che ci permetta di avere risposte immediate e di risparmiare tempo, a causa di questa rapidità le persone pretendono tutto e subito non sapendo più cosa sia la pazienza e, soprattutto, cosa significhi lavorare e impegnarsi per ottenere dei risultati frutto del proprio lavoro. Purtroppo però, è uno strumento che noi stessi stiamo alimentando con le nostre richieste e, come si può notare anche nel testo iniziale, sta diventando sempre più difficile contraddistinguere un testo artificiale da uno originale.
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