La giornata della memoria: Ricordare per non dimenticare.

Il 27 gennaio di ogni anno, in Italia e nel mondo, si celebra la Giornata della Memoria, una ricorrenza istituita per ricordare le vittime dell’Olocausto e per riflettere sugli orrori del genocidio nazista. Questa data è stata scelta perché proprio il 27 gennaio 1945, le truppe sovietiche liberarono il campo di concentramento di Auschwitz, uno dei luoghi simbolo dell’atrocità compiuta dal regime nazista durante la Seconda Guerra Mondiale.

In questa giornata, scuole, istituzioni e associazioni organizzano eventi e attività per tenere viva la memoria di quegli eventi tragici e sensibilizzare le nuove generazioni sull’importanza di non dimenticare. Si ricorda non solo la morte di milioni di ebrei, ma anche quella di milioni di altri gruppi perseguitati, tra cui Rom, omosessuali, disabili, oppositori politici e altri “nemici” del regime.

Il liceo classico e linguistico di Viterbo “Mariano Buratti”, non ha mancato al compito di commemorare il ricordo delle vittime della Shoah, organizzando interventi e discussioni su questa tematica nella giornata dell’assemblea studentesca del 24 Gennaio 2025. 

All’attenzione degli studenti sono state riportati temi come la deportazione degli omosessuali durante il regime nazista, una parte spesso trascurata della storia dell’Olocausto, ma estremamente significativa e dolorosa. La scuola ha accolto come ospite Mirko Giuggiolini, vice presidente dell’associazione <<Tuscia Pride>>. Con il suo intervento, ci ha permesso di scoprire la storia di chi fu vittima di una violenza sistematica che mirava non solo a eliminare l’esistenza fisica, ma anche a distruggere l’identità e la dignità dell’individuo. Dopo una spiegazione storica inteoduttiva, è stata intrapresa una discussione mirata alla decostruzione di pregiudizi delle minorazione in epoca nazista. 

In un’altra aula intanto venivano ascoltati gli interventi di Stefano Grego e Daniele Colonna. Stefano Greco ha raccontato la sua esperienza personale come figlio di una famiglia ebraica, dopo un racconto storico ha narrato la biografia di sua madre, vittima dell’inferno di Auschwitz. Dopo di lui, Daniele Colonna, ex studente e presidente della <<sezione studenti ANPI città di viterbo “Aldo Laterza”>>, che ha parlato, anche lui dopo un’introduzione storica, dell’impegno dell’associazione nel portare avanti la divulgazione storica del periodo nazista. 

Ricordare la Shoah è essenziale non solo per rendere giustizia a chi ha sofferto e per onorare la memoria delle vittime, ma anche per garantire che tali atrocità non si ripetano mai più. Le parole di Primo Levi, un sopravvissuto ad Auschwitz, ci ricordano che “è stato”, l’Olocausto è una realtà storica che deve essere raccontata e trasmessa alle generazioni future. Questo non significa rivivere la sofferenza, ma comprendere il pericolo del silenzio e dell’indifferenza di fronte all’odio e alla violenza.

Le scuole sono luoghi privilegiati per promuovere la riflessione e l’approfondimento, proprio per questo organizzare incontri con testimoni, proiezioni di film o letture di testimonianze dirette è essenziale per far capire ai ragazzi l’importanza di questa ricorrenza. Non si tratta solo di studiare la storia, ma di imparare i valori della tolleranza, del rispetto e della solidarietà.

In conclusione, la Giornata della Memoria non è solo un momento per ricordare, ma anche un’opportunità per costruire un futuro migliore. Come diceva Elie Wiesel, premio Nobel per la pace e sopravvissuto ad Auschwitz: “Il silenzio sia a livello più basso della politica che al livello più alto della spiritualità non aiuta mai la vittima, il silenzio aiuta l’aggressore”.

Flavia Delle Monache, redazione digitale.